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Impianto di riscaldamento:
il risparmio energetico
Un impianto di riscaldamento innovativo può aiutarti a risparmiare sulla bolletta.
Per capire quale sia la soluzione migliore per la tua casa, devi tener conto di diversi fattori quali la tipologia e le caratteristiche dell’abitazione, l’ambiente di riferimento, la potenza richiesta, la quale varia in base ai mq da riscaldare ed alle caratteristiche dell’isolamento della casa, le fonti energetiche disponibili, le necessità di utilizzo.
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Tipologie di impianto di riscaldamento
I termosifoni in base alla forma ed alle dimensioni possono essere suddivisi in:
termosifoni in ghisa
sono molto pesanti, per questo motivo la loro installazione a muro può richiedere la predisposizione di appositi rinforzi. L’acqua che passa all’interno dei termosifoni in ghisa scalda molto lentamente il materiale e di conseguenza il calore impiega molto più tempo ad attraversare lo strato del radiatore e a diffondersi nell’ambiente. Allo stesso tempo gli elementi radianti di questo tipo si raffreddano meno rapidamente di quelli in alluminio ed acciaio. Sono molto resistenti alla corrosione dovuta all’acqua in circolazione.
termosifoni in alluminio
sono gli elementi radianti più leggeri e meno ingombranti in commercio. Si scaldano, diffondono il calore e si raffreddano con maggiore rapidità. Se l’acqua che circola al loro interno, ha Ph Alcalino, a lungo andare può corrodere l’interno. Sono i termosifoni più economici in commercio.
termosifoni in acciaio:
sono i più costosi in commercio e, se confrontati con gli elementi in alluminio ed in ghisa, hanno caratteristiche intermedie. Gli elementi radianti in alluminio generalmente vengono utilizzati da arredatori per dare un tocco di design (termo design) alle stanze. Ne esistono infatti diverse forme.
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Gli impianti di riscaldamento si dividono in due tipologie:
Tipologia di impianti di riscaldamento
1. impianti centralizzati: impianti con un’unica caldaia a condensazione che serve più di un’unità abitativa nello stesso complesso residenziale. Generalmente, per questo tipo di impianti si sceglie come alimentazione il metano.
Gli impianti centralizzati, se ben regolati, hanno un rendimento globale più elevato e quindi, di conseguenza, sono quelli che garantiscono un maggiore risparmio energetico.
L’unico svantaggio è rappresentato dal fatto che questo tipo di impianto non permette una gestione differenziata e personalizzata per ogni unità abitativa. Per questo motivo, può capitare che l’impianto venga messo in funzione in momenti in cui non ce ne sarebbe necessità.
Per ovviare al problema descritto, a partire da Gennaio 2017, la legge obbliga a dotare i termosifoni serviti da impianti di riscaldamento centralizzato, di valvole termostatiche per la regolazione della temperatura.
2. impianti autonomi: impianti a servizio di una sola unità abitativa, i quali garantiscono la personalizzazione di temperature e la piena gestione dei cicli di accensione e spegnimento in base alle necessità.
Il nucleo dell’impianto di riscaldamento a termosifoni è la caldaia alimentata a metano, la quale ha la funzione di scaldare l’acqua da inviare ai termosifoni mediante dei tubi di distribuzione.
In ogni stanza dell’unità abitativa, viene installato un termosifone dimensionato in base alle dimensioni effettive della stanza. Maggiore è l’ambiente e più grande sarà l’elemento radiante.